Coronavirus, chi sono i nuovi contagiati: età media 55 anni, virus contratto in ambito familiare.
ROMA – Coronavirus, ecco chi sono i nuovi contagiati. I numeri in Italia continuano ad essere ai minimi ma il Covid-19 circola visto che, quotidianamente, si registrata un centinaio di casi, soprattutto in Lombardia.
I monitoraggi dell’Istituto Superiore di Sanità sono settimanali con l’epidemiologo Patrizio Pezzotti che fa il punto della situazione ai microfoni del Corriere della Sera.
L’identikit dei nuovi malati
“Sono persone più giovani di quelle che vedevamo prima – ha ammesso il dottore ai microfoni del quotidiani italiani – 55 anni rispetto a 60 anni di media. Essendoci meno infezioni, le capacità del sistema di fare diagnosi sulle persone meno sintomatiche è aumentata“.
Nuovi malati che sono stati suddivisi in casi precisi dall’Ats di Milano: “Nella prima settimana di giugno circa il 5% sono venuti dalle Rsa, il 3% dagli operatori sanitari, il 10% dai test sierologici positivi e l’82% sono civili. Nessuno può dire dove si sono contagiati i nuovi infetti. In gran parte, però, dovrebbero essere contagi di origine familiare contratti durante il lockdown“.
Virus meno aggressivo
I numeri restano alti anche se la pressione sui servizi sanitari continua ad essere inferiore. “E’ successo qualcosa nell’aggressività virale – sostiene il pneumologo Sergio Harari – e credo che non dipenda solo dal numero di casi. Non sappiamo se sia successo qualcosa nella carica virale o se ci sia stata una mutazione non identificata o altro ancora“.
Una ricostruzione non confermata dall’Iss che non pensa ad un virus meno aggressivo rispetto a prima: “E’ un quadro con meno sotto diagnosi – ammette Pezzotti – per la capacità diagnostica di identificare casi lievi, la proporzione dei casi gravi è diminuita e non perché sia cambiata la malattia“.
Posizioni diverse con solo gli studi che potranno accertare i motivi di questa aggressività inferiore del coronavirus.
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